ll Progetto si propone di integrare l’evoluzione del territorio con il tessuto preesistente, migliorando contemporaneamente la valen-za ecosistemica del territorio rurale. Attraverso gli interventi mate-riali dei Partecipanti Diretti (suddivisi tra Aziende Agricole professionali e Proprietari) si punta a riattivare negli ambienti agricoli residuali la funzione di tessuto connettivo nella matrice ecosistemica di collina alternata a piccole zone umide e retrodunali.
Sul territorio dell’Arcipelago si palesano gran parte delle criticità individuate dal Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana, a cui il partenariato costituito per la realizzazione del progetto PIT CLEI si propone di dare una risposta.
Il territorio dell’Arcipelago Toscano infatti, ed in particolare le sue Isole maggiori, negli ultimi decenni ha conosciuto un’espansione edilizia tendenzialmente poco controllata, sia nei centri urbanizzati, sia nelle aree agricole: edilizia residenziale, strutture turistico/ricettive ed infrastrutture hanno consumato molta della superficie agraria e naturale presente. Tutto ciò, associato ad un generalizzato fenomeno di abbandono degli ambienti agro-pastorali e delle sistemazioni tradizionali del territorio, determina gravi danni sia per la biodiversità, sia per gli equilibri idrogeologici dei territori interessati.
L’area complessiva di realizzazione del progetto si quantifica in oltre 4.300 Ha di orografia collinare e semi-pianeggiante, che si snoda a margine e in corrispondenza del territorio del Parco Nazionale, sulle isole di Elba, Capraia e Giglio.
CRITICITA’ AMBIENTALI | FABBISOGNI | AZIONI PREVISTE |
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Aumento della frequenza di eventi atmosferici aventi carattere di calamità, quali piogge a intensità di rovescio o nubifragio | Incremento di capacità di prevenzione, allerta e intervento su criticità e dissesti emergenti; diffusione di buone pratiche per prevenzione di erosione, ruscellamento, ristagno | Attivazione della rete partecipata per allerta e intervento tra agricoltori e Consorzio di Bonifica. Strategia e formazione per l’adozione di un sistema sito- specifico organico e di buone pratiche agrarie |
Concentrazione anomala delle precipitazioni con conseguente presenza di periodi di siccità prolungata accompagnati da ondate di calore | Risorse per il miglioramento di sistemazioni storiche finalizzate alla raccolta dell’acqua piovana e la diffusione di buone pratiche agrarie finalizzate alla captazione e all’aumento della capacità di invaso | Ripristino del sistema storico di convoglio e raccolta delle acque meteoriche (Capraia); strategia e formazione per l’adozione di pratiche di captazione e conservazione acque meteoriche nel suolo |
Abbandono dell’attività rurale con conseguente degrado funzionale delle sistemazioni idraulico-agrarie e di versante, sia in ambiente coltivato (muri a secco, acquidocci), sia lungo il reticolo idrografico (briglie, argini) | Risorse per la realizzazione e il ripristino di sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali protettive nei confronti della franosità e dell’erosione (muri a secco, briglie, argini, acquidocci) | Realizzazione e ripristino di sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali del territorio dell’Arcipelago Toscano |
Ridotta presenza e/o degrado della rete di connettività della matrice ecosistemica in ambito agrario | Risorse per realizzazione e ripristino della rete di connettività utile al transito e la proliferazione della fauna minore in ambito agrario; diffusione di conoscenza e consapevolezza relativamente allo stato di salute complessivo della biodiversità naturale nell’agroecosistema | Le sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali come rete di connettività per la fauna minore; realizzazione di siti ad hoc in ambito agrario (stagni, laghetti, zone umide); attivazione del monitoraggio partecipato della biodiversità in territorio rurale |
Presenza di ungulati con danni alle produzioni agricole e alle sistemazioni di campagna | Sviluppo di una strategia integrata e compatibile per la protezione delle colture | Realizzazione di recinzioni paesaggisticamente integrate da elementi vegetali con funzione contemporanea di sito di ristoro e transito della fauna minore |
Degrado di siti a elevato valore naturalistico | Risorse per interventi mirati al recupero dei siti a elevato valore naturalistico | Rinaturalizzazione mirata di aree umide a elevato valore naturalistico |